lunedì 2 aprile 2012

Ciao Danilo

 La tua barca incagliata nelle acque di San Pietro e noi con le pinne a spingerla da poppa mentre tu gridavi ordini e consigli. Questa è la prima immagine che mi è venuta in mente quando ho ricevuto la notizia della tua partenza. Poi ho capito perchè. In quella immagine c'era condensato il tuo mondo, l'amore per il mare dell'isola genovese, la speleologia verniciata sulla sponda del gozzo con quel Proteo che nessun pescatore sardo sa che anfibio sia, e poi gli allievi, diventati istruttori subacquei sotto la tua guida, disposti a tutto anche a spingere una barca in panne. Poi mi sono ricordato i primi acquisti nel sottoscala , il mio primo discensore, e sempre in mezzo a corde e dressler c'era qualche pezzo subacqueo e così ho comprato da te anche la mia prima maschera da sub.Sono stato sempre orgoglioso di avere avuto l' opportunità di apprendere da te e Checco i rudimenti della speleologia, quando la speleologia perugina era al top grazie a quella squadra di punta Amorini, Salvatori,Giampaoli che ci aveva regalato Monte Cucco la grotta allora più profonda d'Italia!Si lo so non ami tanti infiorettamenti , ma anche la subacquea umbra ti deve molto , forse tutto, perlomeno la Fipsas di cui sei stato DDR per tantissimo tempo. Ci lasci un poco soli, senza la tua ironica visione del mondo e delle cose, ci lasci meno soli per quello che ci hai insegnato e così spero che ci sia veramente un posto dove tu possa finalmente accendere e fumare quel sigaro che le mani di chi ti ama hanno lasciato nel taschino della tua giacca. Bon voyage, mon ami.