martedì 17 gennaio 2012

Todi a Roma.

Giri l'angolo e ti ritrovi in Piazza della Chiesa Nuova, alzi distrattamente gli occhi e...sei a casa! Sull'architrave quel TUDERTINUS non può che essere segno di appartenenza ad un luogo non molto lontano e così prossimo. Mi sono seduto ,al sole, di fianco alla Fontana della terrina ed ho osservato la facciata della Chiesa, facciata fatta costruire da Angelo Cesi, vescovo di Todi, in cui vi sono parti, a me sembra lasciate incompiute ( cartigli). Provo a tradurne alcune, ma poi lascio stare, devo andare ad un appuntamento. Non conoscevo la storia della Chiesa (vedi appresso da Wpedia), ma il suo apparirmi, così, all'improvviso mi ha reso meno spaesato e consapevole che la storia di Todi è scolpita...ovunque.



 Da Wikipedia:
Nel 1551 san Filippo Neri fondò la "Congregazione dell'Oratorio", che venne quindi riconosciuta da papa Gregorio XIII nel 1575. Nella stessa bolla si affidava alla congregazione la vecchia chiesa, che tuttavia non era più in buono stato. Venne dunque affidato all'architetto Matteo di Città di Castello l'incarico di costruire una "chiesa nuova". La prima messa nel nuovo edificio, con navata unica e quattro cappelle per lato, ancora coperto da un tetto in legno, fu celebrata nel 1577. La chiesa e le sue cappelle furono decorate con stucchi e marmi policromi, su disegno di Domenico Fontana e Giovanni Antonio Dosio.
Nel 1586 i lavori passarono a Martino Longhi il vecchio, architetto di fiducia del maggiore finanziatore dei lavori, il cardinale Pier Donato Cesi. Dopo la morte del Cardinale i lavori continuarono e l'abside a pianta semicircolare, il transetto e la cupola che ne sormontava l'incrocio, furono inaugurati nel 1591.
Tra il 1594 e il 1617, secondo un progetto di Giacomo Della Porta del 1585 e a cura di Giovan Battista Guerra come soprintendente ai lavori, l'originaria pianta ad unica navata fu modificata per mezzo dello sfondamento delle cappelle laterali, che vennero arretrate in modo da lasciare spazio per due strette navate laterali. Si aggiunsero inoltre altre due cappelle, una per lato.
Contemporaneamente Angelo Cesi, vescovo di Todi e fratello del Cardinale, finanziava i lavori della facciata, che iniziarono sempre nel 1594 su progetto di Fausto Rughesi e si conclusero, dopo un'interruzione tra il 1598 e il 1603, nel 1605, mentre la scalinata antistante fu completata nel 1614. Il timpano che corona la facciata per l'intera larghezza si deve forse ad un intervento di Carlo Maderno.
Il campanile fu aggiunto nel 1666 ad opera di Camillo Arcucci. Il fianco destro della chiesa, dopo l'apertura della strada che la costeggia, fu rivestito nel 1675 con cortina laterizia ad opera di Carlo Rainaldi. La cupola fu modificata nel 1650 da Pietro da Cortona, che vi aggiunse una lanterna sormontata da un cupolino per permettere una migliore illuminazione dell'interno. Il pavimento marmoreo fu interamente rifatto nel 1895.
La chiesa, con il contiguo Oratorio dei Filippini, si affacciava in precedenza su una piccola piazza chiusa, oggi scomparsa in seguito all'apertura di corso Vittorio Emanuele nel 1885. Nell'attuale slargo sono collocati un monumento a Pietro Metastasio e la fontana della Terrina, qui spostata da Campo de' Fiori.

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