lunedì 20 febbraio 2012

La posta delle Palombe

Ogni volta che vado in Archivio mi trovo ad imbattermi nel nostro cibo tradizionale. La Palomba alla Ghiotta è Todi. Come già ho avuto modo di dire e da poco averlo constatato anche nei documenti presenti all'Archivio di Stato di Roma, la legislazione sulla caccia era particolarmente attenta, soprattutto in periodi di carestia diffusa. Stamattina ho trovato questa determinazione settecentesca fatta all'unanimità dai Priori per ribadire "l'inveterata osservanza" ovvero la tradizione riguardo la distanza tra gli appostamenti per cacciare le Palombe (piccioni), quelli che tutti chiamano poste!
Ecco la trascrizione:

ASCT, Decretali, 16 Dicembre 1752


I Priori dell’Illustrissima Città di Todi
In ossequio della verità attestiamo a chi spetta qualmente in questa Città e Territorio di Todi mai è stato lecito che in tempo delle Caccie de Piccioni, tanto con le reti nell’inverno, quanto con gli Zimbelli nell’ottobre di frastornare, impedire e sturbare dette Caccie in alcuna maniera e molto meno col erigere altro posto in tal vicinanza che potrebbe pregiudicare dette Caccie ma in tal giusta distanza da non recarli alcun danno, et essendo questa l’inveterata osservanza se ne fa il presente attestato sottoscritto. E corsa la bussola e quella discoperta furono trovati voti favorevoli del si numero cinque niuno in contrario

1 commento:

  1. Le palombe, fanno parte della tradizione umbra e la caccia che si effettua nelle poste nel periodo vicino all'autunno, fanno parte dell'infanzia di chi è nato a Todi , ci ha vissuto da bambina ed ora ci torna frequentemente per mantenere i legami forti con il paese di origine.
    Assai interessante l'articolo che senza'altro utilizzerò per approfondire la letteratura su questo tema e renderlo pubblico sul mio blog http://letturesenzatempo.blogspot.it/ su lettura/recensioni.

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