domenica 6 novembre 2011

Il Giubileo del 1575

In previsione del grande afflusso di pellegrini per il Giubileo del 1575 vengono emanati degli ordini relativi all'accoglienza ed al contingentamento dei prezzi in particolare di quelli praticati dagli osti, anche, ovviamente, della Città di Todi.
Eccone alcuni
"Item volemo che per allogiare una sera huomo a cavallo non si possi in modo alcuno domandare ne pigliare più di tre paoli, per magnare a scotto, dando per bocca sua pane, et vino di due sorte quanto basti, insalata, antipasto, carne di due sorte alesso, et arosto, et pelati, et se sarà di magro ova e pesce grosso, et minuto, secondo la qualità de tempi, et altre cose simili, in maniera che ce sia robba a bastanza. Et dopo il  pasto se non sarà vigilia formaggio buono, et frutti, et sieno parimente ubligati darli la camera con il fuoco, et letto, et alli cavalli stalla fieno, ò paglia, et due provende di orzo per cavallo. et se alloggiarà la mattina huomo a cavallo non se possi pigliare più di dui paoli trattando come di sopra, et al cavallo una sol provenda.
Se alcun poi non habbi cavallo, et vogli magnare a scotto si debba trattare come di sopra tanto la mattina come la sera, ne se li possi far pagare più di dui carlini per pasto.
Item per un Servitore senza cavallo che non mangi a tavola col patrone, trattandolo bene come di sopra non si possi pigliare più di un carlino per pasto.
Ma se alcuno non vorrà magnare a pasto, prohibimo che non si possi astregnere, ma l'Hoste sia obligato darli la robba che domanderà al prezzo qui sotto notato.
"Pane,
et prima il pane per quel che costa alla piazza
Vino,
Il vino bianco o rosso, buono non si possi mettere per alcun tempo più di un grosso il boccale, cioè cinque quattrini la foglietta, ne si possi dare mesticato con acqua nemen guasto. Item  che il moscatello cotto non si possa vendere più d'otto quattrini la foglietta, et se sara crudo più di sei quattrini, ma non si possi dare se non a chi lo vuole, et lo domanda.
Carne,
Un pezzo di carne vaccina che sia d'una libra non si possi vendere più di tre baiochi.
Un pezzo di carne di vitella da latte, ò sia alesso, ò arosto non si venda più di baiocchi cinque, purchè sia d'una libra come di sopra.
Item un pezzo di carne di castrato, vitella camporeccia, di porco maschi,agnello, ò di capretto, d'una libra, et cotta come di sopra non si venda più di tre baiochi, et mezzo.
Ne si possi vendere dentro le Città, Terre et Borghi carne di capra, ne di pecora. Et se fuori per le ville et contado si venderà non si possi pagare più di dui baiochi la libra cotta, allesso ò rosto
Pelati,
Item un Capone arosto, ò alesso non si possa vendere più di venticinque baiochi.
Item una Galina, ò Polastro si venda dui carlini cotto come.
Per un piccione di colombara cotto come di sopra baiochi quattro.
Item un piccione grosso cotto come di sopra baiochi dieci.
Minestra,
Item per un piatto di due minestre d'antipasto, non si possi pigliare più di dui baiochi.
Et le polpette quattro al bolognino, et il morsetto, ò figatello più di due quattrini l'uno.
Per una minestra di qualsivoglia sorte un baiocho tanto di grasso, come di magro.
Insalata,
Per una insalata acconcia, un baiocho.
Ova,
Per un ovo cotto in qual si voglia modo, non si possi pigliare più di tre quattrini.
Formaggio,
Un pezzetto di formaggio di quattro once doi baiochi.
Pesce,
Per una libra di pesce grosso, come lucci et tenche cotte alesso, arosto, ò fritto, baiochi quattro, et di anguilla baiochi sei, et di pesce minuto come lasca cotta come di sopra baiochi dui in Perugia.
Et fuori di Perugia baiochi sette il pesce grosso, nove l'anguilla, et baiochi tre et mezzo il minuto.
Item per un piatto di alici, che non sieno manco di quattro acconcie con olio, et aceto, non si possi pigliare più dei dui baiochi.
Item per un piatto di tarantello, ò tonnina acconcio come di sopra che non sia manco di quattro once, baiochi quattro."
Perugia 13 Dicembre 1574

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